Non sono “categorie umane”, ma persone con dei nomi e dei tratti distintivi.

Bambini e bambine Under 12 con la Sindrome di Down di Brescia e provincia, da lì il titolo della serie fotografica.
Il contrasto tra normalità e diversità stride, provocando spesso atteggiamenti negativi di discriminazione, compassione o violenza. In questo progetto la diversità è però intesa come la singolarità di ognuno, che viene sempre prima di ogni categorizzazione: “disabile”, “immigrato”, “omosessuale” e via dicendo. Nel momento in cui si tiene come unico e solo riferimento di intellegibilità il metro normativo dell’abilismo non si potranno mai accettare altri modelli difformi a quello vigente. La società spinge a definire la diversità come ciò che rimane escluso perché le sue note caratterizzanti sono in contrasto da quelle definite normali.

 “Sit-Down Babies” vuole far vedere come questi bambini e bambine sono diversi tra loro, pur appartenendo e condividendo la stessa Sindrome.

Bisogna tener presente che la diagnosi serve nel momento in cui può aiutare le famiglie e i diretti interessati a comprendere meglio sé stessi e i motivi di determinate difficoltà che spesso non consentono di fare una vita serena e autonoma.
La diagnosi serve dunque a non far vivere alla persona una condizione esistenziale fondata sul confronto con un ideale di salute fisica o intellettiva che non gli appartiene, in contrasto con la propria. Dovrebbe servire a vivere in modo consapevole.
Ogni qualvolta si parla di diversità viene subito da pensare all’inclusione, come se si dovesse inserire un corpo estraneo in un tessuto collettivo dato a priori. In questo modo però si riconosce inconsciamente l’esistenza di un “fuori” in opposizione con un “dentro”, un “noi” in opposizione rispetto a un “voi”. Ma se persone con determinate caratteristiche vengono riconosciute come appartenenti ad una altra categoria umana, appunto diversa e in contrasto, come possiamo davvero parlare di comunità?
“Sit-Down Babies” parla di bambini e bambine che hanno caratteristiche uniche ed ineguagliabili, punti di forza e aspettative di crescita personali.