Alpha, un bambino di sette anni proveniente dal Ghana, con la Sindrome di Down.

Alpha però non è solo un individuo con caratteristiche genetiche particolari; è un simbolo vivente, un’esplorazione dell’essenza umana e della sua relazione con il concetto di diversità.

Il suo nome stesso, “Alpha”, evoca l’inizio, la prima lettera dell’alfabeto che segna il punto di partenza del linguaggio e della comunicazione. Ma Alpha è anche l’incarnazione dell’interruzione, dell’Altro, di quel “diverso da me” che spesso temiamo o non comprendiamo appieno. Il suo corpo, con le sue peculiarità fisiche, diventa il fulcro di una riflessione più ampia sulla natura umana e sulla società.

In un mondo che tende a categorizzare e a misurare, il corpo di Alpha sfida questi schemi predefiniti. È un corpo che contiene in sé contraddizioni e paradossi: robusto come quello di un pugile, ma allo stesso tempo delicato e vulnerabile come quello di un puttino.

Come un putto nelle opere d’arte del Rinascimento, Alpha rappresenta l’innocenza e la grazia, ma anche la vulnerabilità e la fragilità dell’essere umano. La sua presenza irradia una luce mistica che invita a contemplare la meraviglia della vita e la complessità dell’esistenza. Attraverso il suo corpo, si apre uno spazio di riflessione sulla condizione umana, sulle sue gioie e sulle sue sfide.

La sua provenienza dal Ghana, una terra dura e talvolta ostile, aggiunge un ulteriore strato di complessità alla sua storia. Quanto è vero che questa Terra è per i più forti.

La sua provenienza dal Ghana, una terra dura e talvolta ostile, aggiunge un ulteriore strato di complessità alla sua storia. Quanto è vero che questa Terra è per i più forti.

Guardando Alpha, ci poniamo una domanda fondamentale: cosa può fare un corpo? La sua presenza incarna una sfida alle convenzioni sociali e alle norme estetiche. Riflettendo sul concetto di misura, ci si avventura nel territorio dell’eccesso e dell’irrazionale, dove il corpo umano diventa un’entità smisurata, al di là di ogni definizione convenzionale. 

Tuttavia, è proprio da questo contesto di luci e ombre che emerge il mistero di Alpha.